Una piccola introduzione per capire di chi e di cosa parliamo :
Lui è Allan Taylor, 78 anni, ingegnere petrolifero in pensione a Middlesbrough, in Gran Bretagna. Lo scorso aprile gli era stato diagnosticato un cancro incurabile. Il tumore era esteso dal colon all’intestino. Per i medici non c’era più nulla da fare, nessuna speranza. Ma Allan non si è dato per vinto e si è messo a cercare informazioni su internet.
Dopo varie ricerche, ha deciso di cambiare drasticamente la sua dieta. L’uomo ha iniziato a cercare sul web quante più info possibile e ha quindi sostituito le carni rosse e latticini con 10 porzioni al giorno di frutta e verdura crude; ha in altre parole iniziato a seguire una sorta di dieta verde. Si tratta di un nuovo regime alimentare a base di erbe, spezie (curry in modo particolare), noccioli di albicocche e tavolette di selenio, che non comprende nessun di tipo di carne e prodotti lattiero-caseari, sostituiti totalmente da 10 porzioni di frutta e verdura crude.
Risultato? Lo scorso 6 agosto, i medici hanno confermato che il tumore era sparito. Una guarigione miracolosa. Si tratta di un caso singolo, testimoniato dalle parole dell’interessato e da alcune fonti giornalistiche che hanno rivolto la loro attenzione al caso. La “dieta Taylor” ha infatti conquistato le pagine di autorevoli quotidiani .
“Non c’è altro da dire: la mia dieta mi ha salvato la vita e in tutto mi è costata 30 sterline (circa 43 euro) a settimana”, ha detto Taylor al Mirror .
Il calvario del signor Taylor ha avuto inizio nel febbraio dello scorso anno. E’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico, durante il quale gli è stato rimosso una sezione del suo colon. Ha poi iniziato una chemioterapia, durata 3 mesi. Come detto, ad aprile di quest’anno, i medici gli hanno comunicato che il cancro non solo non era scomparso, ma si era esteso all’intestino. La dieta lo ha salvato.
CONSIDERAZIONI SULLA VICENDA DI ALLAN TAYLOR
a cura di Marco Giai-Levra, 23-09-2012
Quello che è accaduto al signor Taylor è un processo ben noto nell’ambito dell’igienismo occidentale da oltre un secolo. L’igienismo è una corrente naturopatica che osserva i fenomeni dal punto di vista della medicina alternativa, spesso in antitesi con le presunte “verità” della scienza medica allopatica e del nutrizionismo ufficiali. In particolare è interessante analizzare tale vicenda dal punto di vista di Arnold Ehret, grande digiunatore, fruttariano, inventore e maestro della “dieta senza muco”. Secondo Ehret le migliaia di malattie che sono state catalogate con dovizia di particolari dalla medicina ufficiale altro non sono che i sintomi dell’unica vera malattia che affligge l’essere umano: la costipazione da muco e tossine, causata dall’ingestione di cibi non-naturali per l’uomo, ossia quelli non-commestibili e appetibili allo stato crudo e scondito, che normalmente vengono trasformati in commestibili attraverso l’innaturale e artificioso processo chimico della “cottura”, intervento che arriva a distruggere fino al 70% dei nutrienti. L’unico alimento che non crea muco è la frutta succosa dolce e acida. Le verdure crude ne creano molto poco per cui si possono includere nella “dieta senza muco”.
I cibi mucogeni incriminati sono carne, pesce, latte, latticini, legumi, cereali, grani e quindi anche tutti i farinacei. Cosa rimane quindi? Solo frutta e verdura crude, ossia l’unico cibo creato dalla Natura per l’uomo, ovvero il “cibo dell’Eden” (Genesi 1,29: “Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo.”); pertanto il successo di Taylor è sicuramente dovuto all’aggiunta di 10 porzioni di frutta e verdure crude, in quanto queste rappresentano l’unico sistema per reintegrare la propria riserva di minerali, in forma liquida-colloidale, cioè l’unica forma veramente assimilabile dall’uomo. Infatti la pietra filosofale della salute corrisponde alla riserva di minerali che ogni essere umano possiede in diversa quantità dalla sua nascita. Questo patrimonio rappresenta il suo conto nella banca della giovinezza e della salute perfetta. Ogni malattia depaupera queste riserve, consumandole, e anche “invecchiamento e morte” corrispondono a questo immiserimento.
In che modo si manifestano questi sintomi e perchè sono diversi per ogni persona? E’ cosa nota che la salute perfetta dell’uomo perdura fino a quando il ph sanguigno (cioè il rapporto acido-base) corrisponde a un valore compreso tra 7.35 e 7.45. La scala di misurazione del ph va da 0 a 14, dove 7 corrisponde a un valore neutro, 0-7 a uno acido e 7-14 invece ad un valore basico o alcalino. Quando si manifestano i sintomi di qualsiasi malattia per il 99% il ph sanguigno scende sotto i 7 e quindi si dice che l’organismo va in acidosi (l’alcalosi è rara). Se questo avviene il corpo umano è obbligato a riportare il ph nel range 7.35-7.45 con ogni mezzo, altrimenti sopraggiunge la morte; per compiere questa operazione il fisico è obbligato a “bruciare” la propria riserva di minerali, unica modalità possibile per neutralizzare l’acidificazione in corso. I sintomi di questo consumo di minerali cambiano da persona a persona, a seconda della tolleranza (che corrisponde alla quantità di minerali) dell’individuo: carie, piorrea, calvizie, incanutimento, invecchiamento, rughe, tumori di qualsiasi tipo, invecchiamento e morte sono solo una piccola parte degli innumerevoli sintomi che possono manifestarsi. Quindi non c’è da stupirsi se un accanito fumatore può arrivare a 80 anni e oltre, mentre un altro, che viveva “apparentemente” in modo sano, muore d’infarto o tumore a 55 anni o anche prima. In entrambi i casi gli individui vengono gravemente danneggiati dall’ingestione di cibi non-naturali, ma un fisico risulta essere più tollerante dell’altro, in quanto è dotato di un numero maggiore di minerali come corredo di nascita, e quindi ha un margine di tolleranza più esteso. Probabilmente l’ipotetico fumatore in questione sarebbe potuto arrivare tranquillamente, e forse ampiamente, oltre i 100 anni; stesso dicasi per coloro che seguono per tutta la vita una dieta onnivora.
Un individuo che invece si nutre con una “dieta senza muco” risulta inattaccabile da qualsiasi agente patogeno esterno come virus e batteri. Come è possibile? Semplice: il colon è “la radice dell’albero della salute”, oltre che il maggior punto di accumulo di muco e tossine. Con una dieta frugivora il colon manterrà un ambiente alcalino e di conseguenza virus e batteri non troveranno il terreno fertile per proliferare; infatti essi si moltiplicano in ambienti acidi e putrescenti, ossia quelli creati dalle “diete tradizionali”, dall’ingestione di carne e pesce, e dalle combinazioni alimentari sbagliate.
L’unico modo in definitiva per assicurarsi longevità e salute perfetta, consiste nel volgere la propria dieta nella direzione del crudismo-fruttarianismo, incrementando drammaticamente la quantità di frutta e verdure crude. In questo modo si potranno contrastare le acidificazioni che lo stile di vita odierno (che in ultima analisi si basa sulle abitudini alimentari e/o vi ruota intorno) impone alla società; allo stesso tempo questo strumento rappresenta l’unico mezzo per reintegrare la nostra preziosa riserva di minerali, che corrisponde nella pratica alla salute perfetta e a un conseguente e meritato ringiovanimento fisico
Marco Giai-Levra, 23-09-2012